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La Croisette durante il Festival del Cinema

13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 - Maggio 2000


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13-5-2000
Quest'anno Cannes per me inizia nel momento in cui mi ricordo di preparare la stampa del mio amico, Piotr L., che s'esibisce mimando un cine operatore con tanto di cinepresa finta, tutto dipinto color oro per rimarcarne gli sfarzi del cinema.
Purtroppo ho preparato le valige il giorno in cui devo partire e tardi per tardi, sono partito alle 18:45 arrivando a Cannes verso le 23:50 dopo aver sostato per 100.000 lire di super e circa 30 minuti per carburanti personali. Non esito a fare un giro alla Croisette, nonostante l'ora tarda. M'armo della mia nuova digitale, la Nikon Coolpix 990 con CCD da 3,34 megapixel, che sono riuscito ad avere nonostante la vendita ufficiale inizi il 15-5-2000.
Ad una prima impressione sembra tutto uguale, strano le poche macchine parcheggiate nel lungomare, anche in prossimità degli ultimi cento metri prima di Cannes. In ogni caso l'accesso al centro é vietato e sorvegliato dalla Polizia anche a mezzanotte, invece in zona topica il dispositivo di sicurezza, non era per niente inferiore a quello dello scorso anno, anzi c'erano anche i cani addestrati.


Le prime cose che cerco d'individuare é il logo del Festival, interessante e un po' naïf, mi ricorda anche un'artista modenese che realizza delle statue somiglianti nella posizione. Per il resto é uno sfavillio di luminarie, insegne proiettate anche su palazzi, monitor giganti con una luminosità così alta da essere visibili anche di giorno in modo ottimo, le supercar, i vestiti delle donne, le onnipresenti auto ufficiali del Festival, tanta gente, tanto interesse, tanti mezzi per giungere all'utilizzatore finale con la maggiore efficacia possibile.
Sulla strada del ritorno, circa alle ore 02:00 ho trovato alcuni gruppi d'etnia diversa da quella francese, mezzi ubriachi che inneggiavano il loro paese d'origine, ascoltando la musica ad alto volume che proveniva dall'autoradio e rivolgendosi ai passanti con chiari atteggiamenti d'autoaffermazione sconfinante nell'invadente.


14-5-2000
Dal mio punto di vista la giornata é stata proficua, infatti il piatto forte arriva di domenica, insieme con tanti vacanzieri di fine settimana. Confermo tutte le impressioni della sera precedente, ma oggi occorre aggiungere che mentre il Festival si potenzia nella sua organizzazione, aumenta il numero delle società che sfruttano senza indugi, il potenziale della Croisette. Chi ha annunciato che non succede più nulla da queste parti in questo periodo, ha sbagliato, perché sono numerosi gli artisti in cerca del loro momento di gloria, uno di questi impersonava l'alieno di Terminator II, poi c'era Piotr L. cui ho consegnato le stampe nella tarda serata e con mia sorpresa, é davanti a me in bicicletta, mentre contemporaneamente s'esibisce. Il mistero lo spiega subito lui in persona, ha un socio che l'aiutava a coprire tutto il periodo utile della giornata.
Nel pomeriggio una ragazza che faceva body-painting ha trovato alcune ragazze disposte ad un piccolo sacrificio per un loro momento di gloria.


Una di queste ragazze, tra l'altro con un corpo interessante anche se l'altezza non raggiunge quella idonea per sfilare, si é fatta dipingere in un tempo di circa due ore, ma alla fine la luce del tramonto svanito da alcuni secondi, era appena sufficiente per gli ultimi scatti. Credo d'avere fatto qualcosa d'interessante. All'appello non manca l'artista Leonillo che sotto il sole, in segno sacrificale, da colpi di scalpellino per fare statuette di donne nude con seni enormi. Non l'ho mai visto vendere qualcosa. Nel pomeriggio ho imparato che il giorno prima ha piovuto rovinando di fatto la giornata a tutti, ecco perché verso mezzanotte c'erano poche macchine sul lungomare, infatti con brutto tempo la folla che fa da contorno é la prima a ritirarsi. Dallo scorso anno il Festival ha ampliato il Palazzo del Cinema con una nuova unità che sembra annettersi naturalmente.


15-5-2000
La giornata sulla Croisette inizia incontrando la maquilleuse, che ha già preparato una coppia e ora posano per un ciack televisivo. C'era l'intramontabile lustrascarpe con tanto di foto di giornali che l'avevano immortalato mentre lustrava scarpe a personaggi illustri. Poi trovo il mio amico giornalista P.F., sempre presente in entrambi i festival (quello del Lido di VE e di Cannes) e in modo alternato opera per una TV italiana e per suo conto facendo riprese sulla spiaggia a tutte le situazioni che la gente ritiene imbarazzanti e che potrebbero definirsi con questa serie d'espressioni:
- mi voglio esibire ma non so
- sono bella ma non se ne accorge nessuno
- sono vecchia ma non da buttare via
- ma che cosa vuole quello lì
- voglio farmi riprendere ma c'é della gente
- io voglio ma il mio ragazzo ha qualcosa da dire
- a volte il ragazzo si chiama manager se non talent scout
- ma si guadagna qualcosa, ma si dai divertiamoci
- ma hai visto quello … ci riprende … cosa facciamo
- vediamo se mi riprende.
Per P.F. ogni incontro deve diventare un piccolo happening, un qualcosa che deve durare quel che basta per incuriosire e non inflazionarsi, inoltre, tesse una rete di conoscenze che coltiva nel tempo, grazie anche alla conoscenza delle lingue e quando le usa a volte ti senti estraneo.
Lo show alla Croisette non manca, questo lo sappiamo già, ma l'argomento d'oggi piace a tutti, fotografi e non. Si tratta di PRIVATE, un marchio che promuove le sue produzioni di video artistici per soli adulti, usando il grosso richiamo che ha il Festival. Sono riuscito ad entrare facendo finta d'uscire e una volta dentro nessuno ha detto niente sebbene non avessi uno straccio di badge, come tanti altri.


Non ci sarei andato, senza la telefonata dell'amico giornalista, che mi ha convinto a fare tutta la camminata sulla spiaggia stando sul bagnasciuga per arrivare sul retro del teatro della scena. Devo sostenere che lo spettacolo meritava, c'é tutto il gusto francese nel presentare e fornire variazioni estetiche del tema erotismo senza volgarità gratuite e dirette, ma con uno studiato, preparato e in ogni caso sempre ottimamente dosato. Ricordo che in concomitanza del Festival di Cannes, a Mandelieu a circa 10 Km, c'é l'Hot D'or. E' il Festival del cinema porno e da cui, ogni tanto, qualche attrice arriva sulla Croisette in cerca di un vero momento di gloria o bagno di folla. Questi promo consistono nel far sparire la maglietta indossata, su cui é stato impresso uno slogan commerciale, per mettere al sole la latteria incorporata di cui dispongono queste super femmine. Si perché di solito queste attrici non hanno dei seni normali, o per natura o artificialmente li portano a dimensioni da costringerle ad usare la massima taglia di reggiseno. Raramente chi ha una terza non fa niente per aumentarlo, per me sono preferibili al naturale.
In tarda serata ho incontrato un presunto regista pazzo, tutto italiano che strillava davanti al Carlton questa frase "cercasi puttane per un nuovo film di Tinto Brass", in lingua francese e a volte faceva richieste rivolgendosi direttamente alle passanti, direi con invadenza e sfacciataggine. Mi ha riconosciuto per avermi visto a VE e cerca finanziatori per dirigere le riprese di un film, non ha importanza di che genere, se porno rende di più. Poi mi ha chiesto un bigliettino da visita e se posso trovargli io un finanziatore. Sembrava stesse cercando un'occasione sull'ultima spiaggia, e il suo atteggiamento era quello di chi é sull'orlo di un precipizio. Speriamo non abbia voglia di prendere il treno con coincidenza a BO per direzione VR.


16-5-2000
Ho richiesto un laissez-passer giornaliero, ma vedendo la mia tessera la ragazza mi ha indirizzato al FORUM per le associazioni. La giornata in ogni modo passa un po' al rallentatore, perché di mattino sembra d'intravvedere le avvisaglie dell'approssimarsi del prossimo week-end, poi di pomeriggio alcune nubi abbassando la temperatura, sfoltiscono la spiaggia.
Effettivamente le presenze di mimi e artisti da strada in genere, sembra inferiore e in ogni modo non ai livelli degli anni passati. Fa pensare che il dispositivo di sicurezza manovri per dissuadere, dove si possa, gli artisti da strada, evitando gli assembramenti che bloccano il passaggio a quelli che semplicemente vogliono solo transitare. Un'altra prova del potenziamento della sicurezza, l'ho avuto di sera quando davanti all'ingresso di una festa su invito c'era il corpo speciale della Polizia, ed erano in quantità sufficiente da sopperire a qualsiasi evenienza.


Arrivano se avvisati dell'esistenza di un problema e da quello che potevo capire é un gruppo di giovani d'etnia nordafricana. La Polizia ha ridotto il suo contingente e rilassata solo quando il gruppo nordafricano si é disperso nella notte, in un altro punto della Croisette.
Di sera continuano le mie riprese esclusivamente con la digitale concentrandomi sulle luci che, in alcuni casi, fanno notare la presenza del festival da decine di Km. Con questa digitale visto che ne ha la possibilità, vorrei girare dei piccoli video di 40 secondi a 320 x 240 pixel a 15 fps.
Di sera chi organizza le feste ad invito, lo fa sempre meglio, con addobbi, luci e musica con tanti decibel per primeggiare.


17-5-2000
Tra le tante cose che potevo pensare, non avrei mai immaginato che dopo aver rinnovato il badge giornaliero al FORUM, m'impedissero d'entrare all'interno dei padiglioni, se il prossimo anno non ho problemi con gli accrediti, torno a Cannes.
I primi scatti del giorno (tentativo), sono per due ragazze in bikini, ma ho avuto come risposta delle chiare indicazioni verbali e gestuali, che non volevano farsi riprendere intimandomi a smettere. In questo caso, con il soggetto che ti nega in modo tangibile la possibilità di fargli delle riprese, non si può andare oltre, diventa violazione dei diritti alla privacy e con tanto di testimoni.
Oggi ho fatto tre Polaroid belle, rispettivamente alla più bella ragazza di Cannes e due ad una pornostar che promuoveva il Tromadance, e sono una sequenza veramente particolare e difficile a ripetersi. Nel tardo pomeriggio, ho rivisto l'ATZEC, un prototipo d'automobile con carrozzeria dai tratti avveniristici, realizzato dai tedeschi su progetto di un italiano, il quale porta ogni anno alla Croisette il suo gioiello per attirare l'attenzione di registi e produttori cinematografici. Ho trovato anche il tempo per fare una camminata sul lungomare in direzione Mandelieu, in cerca di soggetti diversi da quelli presenti sulla Croisette.


Strano ma c'era una quantità di tette al vento superiore che alla Croisette, dove per varie ragioni, le giovanissime si mettono sempre meno in mostra. Di notte, con la fotocamera digitale, ho realizzato alcuni filmati, fruibili direttamente sul computer con l'estensione .MOV, ma occorre il cavalletto con la testa video per eliminare le oscillazioni che non sono facili da eliminare, la macchina é stata pensata per fotografare e non per facilitare le sequenze filmate. Quando fai intervenire lo zoom nel 100% dei casi, fai oscillazioni, inoltre non ha la fluidità necessaria. A parte queste limitazioni abbastanza giustificate, delle quali basta tenerne conto, si possono produrre brevi filmati visionabili sulla fotocamera o su PC/Mac, mediante QuickTime o altro software che supporti questo standard. Ritengo molto utile l'esercizio delle riprese filmate per acquisire familiarità con questa materia, anche se uno dei parametri vincolanti, é la durata d'ogni singolo ciack che non può essere maggiore di 40 secondi.
Dimenticavo, manca l'audio per il quale debbo rivolgermi a fonti esterne.


18-5-2000
La mia giornata oggi é iniziata molto tardi perché alcuni problemi, dei quali non ho identificato subito la causa, mi hanno consigliato a non avere fretta e riposare di più. In pratica, mi sono disidratato perché ho continuato a bere come se lavorassi in ufficio, invece sotto al sole e con un po' di ventilazione i parametri occorre modificarli prima di sentire i sintomi negativi. Contemporaneamente, un forte abbassamento di voce mi rendeva impossibile una conversazione normale, ma in farmacia non importava tanto, hanno capito subito che cosa mi serviva. Spero in un rapido recupero perché se il primo problema mi crea delle indisposizioni momentanee, la seconda in alcuni casi mi mette in imbarazzo, inoltre oggi non c'é la normale ventilazione da spiaggia, ma un bel vento che verso sera mi ha spinto ad un rientro anticipato. Fa parte del gioco della caccia fotografica.
Ora, andiamo al piatto forte della giornata, mentre mi recavo al bar in fondo alla Croisette, ho visto i segnali di un imminente show all'aperto e mi sono fermato perché da TromaDance c'é da aspettarsi di tutto, in pratica é uno show che parodiava il macabro, l'orripilante, il degrado, quello che una femmina non deve fare per attirare un maschio e viceversa (o sì?). Nel pomeriggio incontro Manfred un tedesco col quale parlo facendo spesso giri di parole in altre lingue, il quale gentilmente mi ha dato un invito per una presentazione del TromaDance, che sarebbe avvenuta nella camera 264 e 265 dell'Hotel Carlton di lì a poco. Valeva la pena verificare se ci fossero occasioni fotografiche, ma era solo per farci vedere il loro prodotto, un video grottesco con numerose parodie sul sesso, che se erano spot, e ce n'erano almeno dieci molto efficaci, il divertimento era certo. La visione avveniva in una stanza piccola, c'era una gran calca, e dietro di me una ragazza si nascondeva appoggiandosi sulla mia spalla nei momenti in cui c'erano immagini macabre, ma faceva così anche quando apparivano immagini ridicole a sfondo sessuale, esempio: ragazza con occhiali in osso nero, treccine e grembiulino che dal suo banco di scuola guarda svogliatamente, dal basso vero l'alto il bruto che gli si para davanti il quale gli mostra improvvisamente il suo pene, costituito semplicemente da un … biberon.
Nelle poche ore che rimango sulla Croisette intercetto il passaggio di Miss World organizzato da un indiano, presente anche lo scorso anno, che passa da queste parti per promuovere le ragazze della sua agenzia.
Nel breve pomeriggio trascorso, riesco a realizzare un paio di Polaroid interessanti. Spesso regalo alle ragazze fotografate, una Pola, per non dare a loro l'impressione di volere solo fotografarle, ma per lasciare qualcosa come ricordo che potrebbe essere utile nel caso in cui ci s'incroci di nuovo.


Fotograficamente a volte mi spiace regalarle, perché spesso, sono immagini realizzate bene e per le quali ricevo gli apprezzamenti del soggetto. A volte lascio scegliere al soggetto quando intuisco che non mi porta via la migliore e facendo doppiamente bella figura.
Nel frattempo, dalle 15:00 alle 19:00 riesco a bermi 2 litri d'acqua e in tarda serata quasi un altro litro di bibite varie e questa é la strada per mantenersi e recuperare dai disagi subiti. Scusate la cronaca, che in apparenza non ha a che fare con la fotografia, ma la influenza notevolmente a causa degli stati d'animo indotti da tue difficoltà.
Poco prima di mezzanotte in prossimità del Majestic, i fotografi da strada, avevano fermato una ragazza interessante che si prestava, con atteggiamenti da diva, agli obiettivi. Ad un certo punto il fotografo che l'ha fermata le muove la spallina e lei per niente imbarazzata, e devo dire senza volgarità nel gesto, continua facendo apparire tutto ciò che stava sotto. Stiamo facendo del nostro meglio per fare uno scatto e arriva la mano pirata, sul punto caldo, che rovina la foto. Con la digitale occorrono due o tre secondi d'attesa per registrare sulla smartcard il file dello scatto e quando ero di nuovo pronto, i fotografi accreditati hanno eliminato la mano pirata, e proprio quando stavo facendo un nuovo click, arriva il fotografo di turno che senza riguardi per nessuno spinge con decisione facendomi fare del mosso. In questi casi litigare non conviene mai, perdi ogni possibilità di riprendere quanto sta succedendo, caso mai dopo se individui chi ti ha spintonato puoi dargli del cafone. La ragazza ha deciso lei quando interrompere l'happening improvvisato, così come ha cominciato, e fare altri scatti personali significa avere dentro all'inquadratura in modo permanente il marocchino, che vuole farsi fotografare sempre con le belle donne straniere senza curarsi del fatto che crea disturbo, che si prende tutti gli accidenti di questo mondo facendo l'invadente e spingendosi a comportamenti senza ritegno, anzi, sempre presente e pronto ad approfittarsi di queste occasioni creando il maggior disturbo possibile per poi glorificarsi delle proprie azioni con gli amici.
Questi episodi d'invadenza ti sensibilizzano e spesso si ha a che fare con atteggiamenti che normalmente non si ha, e forse alcuni se ubriachi potrebbero arrivare a ciò perché la mente non é in grado di conservare quell'equilibrio che permette loro di censurare i comportamenti normalmente non accettati in luogo pubblico, e alla vista della totalità dei presenti, ottenendo al massimo dei richiami per il loro stato e non per quello che fanno, ma qui sulla Croisette prevale l'atteggiamento d'esaltazione, punito etichettandolo in malo modo.
In ogni modo si ha l'impressione che tutti quelli che sono "così", sono qui.


19-5-2000
Oggi ho iniziato la giornata fotografica alla stessa ora di ieri, soffermandomi un po' di più a scrivere queste note, con il vantaggio di affaticarsi di meno. Infatti, porto la borsa fotografica, di circa 7 kg, per parecchie ore il giorno, con una pausa per mangiare un panino francese di 30 cm con un pane molto buono che é lo stesso che si trova in tutti gli hotel e a confronto quelli italiani, offerti in occasioni simili, sono sicuramente più scadenti, quindi, anche se enorme e ben farcito, è bruciato per bene.
Oggi ho eseguito solo degli scatti occasionali, nessuna Polaroid, ma ho incontrato Piotr L. che riprende a lavorare in prossimità di fine settimana. A Piotr L. ho ricordato che lo scorso anno, non siamo riusciti a fare delle riprese con il suo costume di due anni fa e sarebbe interessante cogliere l'occasione adesso. Per domani sera, mi ha detto, va bene. Poi cercando delle fantasie sul tema, ho aggiunto che l'ideale é avere una modella bionda dipinta tutta d'oro. In risposta a queste mie idee, mi mostra il suo album di foto e ad un certo punto, mi ha fatto notare che ci sono anch'io mentre stavo usando la Polaroid. In alcune delle foto Piotr é con una modella completamente nuda ma non dipinta d'oro e quindi la mia idea é stata già pensata e realizzata in parte. Alla fine dell'album c'era il mio collage di Polaroid. A Piotr piacerebbe vedere una foto con una modella che esce nuda dalla sua attuale scenografia-costume e l'idea é piaciuta anche a me.
Quando lo lascio, cerco tra tutte le bionde che incontravo, quella che potrebbe fare al caso e ad un certo punto giungo sulla spiaggia libera e trovo la stessa coppia di ragazze di qualche giorno fa, che facevano body-painting.


Anche se la ragazza ha i capelli rossi, subito ho pensato che é una buon'occasione perché preesistevano già tutti gli elementi per soddisfare la mia idea. La ragazza e anche la truccatrice, erano d'accordo. Adesso occorre solo una location adeguata, e le colonne romane bianche con sopra un braciere nella spiaggia del Gran Hotel, sono adatte, quindi ho chiesto il permesso di poter fare la sera successiva delle foto lì, poi Piotr é conosciuto e la modella é un buon lasciapassare per avere una risposta affermativa. La sera precedente, avevo visto che in questo bagno c'era un servizio di sicurezza privato con un cane, in questo modo terrò lontano gli estranei e anche se dalla passeggiata della Croisette si vede tutto, non potranno mai fare le mie riprese.
Speriamo non salti qualche cosa. Anche se manca la ragazza, posso sempre fotografare Piotr e fare in ogni modo un'immagine surreale con forti richiami storici, misti tra loro, e se manca Piotr fotografo la modella. Nel caso manchino entrambi, sarà per un'altra volta, e in ogni modo é sempre meglio che stare ad aspettare che succeda qualcosa di fotograficamente interessante. Quando hai una partecipazione attiva nella creazione del soggetto, la soddisfazione aumenta e anche i risultati.
Di notte continuano le riprese con la digitale. Non ho rivisto la ragazza della serata precedente. Il week-end é già iniziato, e l'affollamento molto alto all'una dopo mezzanotte, lo conferma. La fila di macchine presenti, anche se filtrato nell'accesso alla Croisette, crea difficoltà nella gestione del traffico, ma é una continua gimcana anche passeggiare a piedi nei confronti degli altri pedoni.


20-5-2000
Oggi ho fatto due rullini ma mi sembra d'avere fatto poche riprese, nonostante abbia fatto quasi 10 Polaroid e 16 immagini con la digitale, che risulta scomoda di giorno per la difficoltà ad inquadrare mediante il display. Ha anche la tracolla messa dal lato impugnatura, come le compatte, che non rende agevoli tutte le operazioni. Delle Polaroid fatte, solo una ha colori e inquadratura buona. Ho ripreso una signora, con qualche anno in più della mezza età, che ha fatto due volte il giro della Croisette danzando. Vedremo le dia dopo lo sviluppo, ci sarà per la prima volta, qualche errore d'esposizione, perché non ho mai usato gli occhiali da sole, come adesso per fotografare, e nel mirino le informazioni si vedono con molta fatica.
Nel pomeriggio ho visto anche il passaggio più esilarante di moto, in maggior parte Harley Davison. L'imminente passaggio é stato annunciato dal rombo che si sentiva provenire da lontano, con forti scoppi agli scarichi, ma se ti guardavi intorno non vedevi dov'erano. L'apertura é della Polizia in moto e stimo viaggino a 70÷80 Km/h e pochi secondi dopo ci pervase un rombo pregnante e pieno, più avanti, vicino al palazzo del festival, qualcuno s'esibisce, facendo levare grandi nubi di fumo bianco. Di mano in mano che passava il tempo, diventava esaltante anche la quantità di bikers partecipanti al passaggio, perché il viale della Croisette con una visibilità ad oltre 700 mt sia davanti sia dietro, non dava la possibilità di vedere altro che i luccichii dei caschi senza distinguere l'inizio dalla fine. Data la velocità, il passaggio dovrebbe finire in un istante, ma dura per lunghi minuti con qualche bikers che tornava indietro in contromano spericolato.
Per far passare il tempo nell'attesa delle19:00, faccio la spola tra la spiaggia e i punti focali del festival. Trovo anche il tempo di scherzare con Jonni, anche lui di MO, e Pietro su Leonillo mentre lo stesso raccoglieva le sue cose per andarsene.
Sono le 19:00, la ragazza non c'é, Piotr arriverà qualche minuto dopo al suo posto di lavoro, ma per iniziare a lavorare, affermando che deve passare Canale 1 per intervistarlo in un momento qualsiasi dopo le 19:00. Ai bagni del Grand Hotel, avevano tolto le colonne e al loro posto messo dei bidoni bassi e zincati perché in tema con il look della serata. In sostanza, salta il mio progetto.


Capisco che occorre per il prossimo anno, programmare per le giornate centrali della settimana le riprese personali per evitare conflitti con i momenti più proficui per Piotr.
Sulla via del ritorno incontro di nuovo il presunto regista pazzo, sembrava più ragionevole, ma la sua condizione lo costringeva a raccontare un sacco di balle. Non cercava più finanziatori, l'aveva già trovato, e da me voleva quello che ero capace di fare, delle Polaroid, anzi lui conosceva il presidente della Polaroid, me l'avrebbe presentato, per lui si girava il mondo a fare Polaroid. In realtà aveva disposto quattro sacche bianche con scritto in rosso Cannes 2000, in fila in un passaggio obbligato, allo scopo di raccogliere spiccioli inventadosi una storia al momento, quando sono arrivato io, era "il nuovo gioco di Cannes 2000". Voleva scroccarmi un passaggio fino a Parma, anche se diceva d'alloggiare a Roma, per vedere giocare il Parma e con questa scusa mi ha scroccato due Pola, con la maglietta del Parma con su lo sponsor, che a sentir lui era anche il suo. Le Pola, le ho fatte perché una volta consegnate non c'é bisogno di scambiare indirizzi e perdere tempo a stampare, spedire … etc. Se fossi rimasto ancora un po', m'avrebbe chiesto anche se avessi avuto un letto in più per dormire almeno questa notte, visto e considerato il suo aspetto generale. Quando mi ha chiesto la terza Pola, gli ho chiesto dei soldi, ha avuto il coraggio di dirmi che me li avrebbe mandati per posta. L'ho salutato dicendo che così le cose andavano già bene. Ciao.
La sera lungo la Croisette su una gran macchina di passaggio e con tre porte per lato, ho riconosciuto una delle due donne che emergevano dal tettuccio apribile. Mi ha aiutato molto la lingua che parlavano, cioé l'italiano e lei era sosia di Liz Taylor, presente ad ogni festival del cinema a Venezia. Compiaciuta per essere stata riconosciuta, ne ho approfittato della breve sosta forzata che dovevano fare a causa del traffico, per fare qualche scatto con la digitale.
Purtroppo domani occorre prepararsi per tornare indietro.


21-5-2000
M'appresto a scrivere le ultime righe dalla scrivania di casa, con le valige disfatte e una pesante giornata di lavoro alle spalle e decisioni importanti per la mia attività futura. Altra nota curiosa, ma non so se v'interessa, oggi in ufficio ho lavorato per tutto il giorno indossando scuri occhiali da sole, non l'ho mai fatto ma crea un maggior alone di mistero sulla settimana che hai appena trascorso.
Il ricordo di domenica sta per svanire, ma sicuramente é stata una giornata di livello inferiore alla corrispondente dello scorso anno.
La gente ha tardato ad affollarsi sulla spiaggia, gli eventi sulla passeggiata sono stati nella norma, eccetto alcuni mimi (uno o due) che scelgono il sabato o la domenica per esserci, invece l'attesa é molto alta attorno al Palazzo del Festival, perché é possibile sapere, e vedere dagli schermi giganti, l'annuncio del film vincitore. In giro si cominciano a vedere numerosi abiti da sera con ore d'anticipo, e tante auto ufficiali del Festival, che passano con le due bandierine triangolari, bianche con l'insegna della spiga, tutto suona come un preludio di un importante annuncio cui s'assisterà di lì a poco.
Al Festival ci sono tante telecamere, di tutte le televisioni e in particolare CANALPLUS ha una presenza costante di suoi operatori che arrivavano su delle SMART, attrezzati con portatili della Apple, gli iBook, che sono quelli colorati, oppure la serie professionale con tanto di WebCam e due antenne per la ritrasmissione che sporgevano lunghe dagli angoli dello zaino.


Quando invece passavano le ragazze di POP.com, si riconosceva dall'elevata quantità di palloncini rossi che si vedevano sollevarsi sopra la testa lungo tutta la Croisette. Le ragazze di SMINT, anche loro con veicoli a motore alternativi da usare senza patente, ti regalavano pillole di freschezza, e a seguire altri tipi di promozioni con travestimenti o semplici volantinaggi.
Siccome si tracciava un pomeriggio leggermente calmo, mi sono dato ad un tema fotografico già affrontato con ottimi risultati estetici da un noto fotoamatore FIAF, cioé andare alla ricerca di belle, eleganti e lunghe gambe di ragazze e fare degli scatti seguendole sulla Croisette. Pensavo di trovare più facilmente del materiale, e mi sono reso conto che é difficile soddisfare quest'esigenza affidandosi alla casualità dei passaggi. Quando ti sembra d'aver trovato il soggetto ideale, ti metti all'opera ma invece di camminare devi volare. Forse é più facile in sala posa.
In questo fine settimana, mancando il G.P. di F1 a Montecarlo, non ho visto i miei amici fotografi di Modena, che di venerdì fanno una capatina a Cannes per riempire la giornata e di solito t'accorgi che li stai per incrociare per due dettagli, parlano italiano, sono in 5 o 6 e si fanno sentire.
Piuttosto che la F1, é meglio pensare alla mia macchina e al viaggio di ritorno, perché lo scorso anno ho fuso la boccola di una biella nei pressi di Parma, ma aveva 357.000 Km.







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