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DIGITALE

IL DIGITALE ... - (gen-'98)

... E' ANCORA FOTOGRAFIA? - (gen-'98)

TEMPI DIGITALI - (giu-'99)

1º PREMIO COLORPRINT - (giu-'99)

PROPRIETA' E DIRITTI NEL DIGITALE - (gen-'00)

SICUREZZA - (ago-'00)






IL DIGITALE ...

Un giorno sarà possibile ottenere in forma digitale immagini di qualità fotografica a prezzi popolari. Prevedo apparecchi con ottica intercambiabile, con almeno 6000 x 9000 pixel e la possibilità d'usarla come telecamera alla risoluzione standard di 640 x 480 pixel. La tecnologia riuscirà a fondere in un unico oggetto due dispositivi completamente diversi senza nessuna rinuncia alla qualità e aumentando le possibilità creative. Ci si può sbizzarrire pensando ad infinite nuove possibilità. L'evoluzione tecnica ridurrà l'inquinamento, eliminando i prodotti chimici in tutto il ciclo della fotografia (speriamo che le future macchine digitali consumino meno batterie). Con i sistemi digitali diffusi in massa, si risparmierà della carta e quindi ci sarà meno deforestazione. I fotografi faranno fatica (io stesso) a pensare alla fotografia senza l'argento.

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... E' ANCORA FOTOGRAFIA?


C'è chi afferma che la fotografia non é più tale, perché con l'avvento delle macchine digitali tutti si sentono fotografi per l'estrema facilità con la quale s'ottengono delle immagini da visualizzare in TV, sul monitor di un PC o ancora da stampare in casa in qualità fotografica. Cambiano modi, costi, tempi ma rimane sempre fotografia. Dobbiamo ricordare che il prodotto finale é sempre un'immagine bidimensionale. Alla fine ci ritroviamo a leggere, criticare o giudicare una cosa che evince dal mezzo con cui é stata realizzata. Un artista oggi può scegliere il mezzo che ritiene più idoneo, più adatto al contesto e coerente con il lavoro che sta facendo e le sue finalità. C'è una convinzione radicata e non pienamente espressa, che il vero fotografo é quello che detiene il controllo totale dell'intero ciclo (chimico) per ottenere il prodotto finale su carta fotografica. Ai primordi il fotografo non aveva alternative, doveva fare così, alcuni si facevano l'emulsione in casa mentre altri si fabbricavano l'apparecchio fotografico, ecc. Ad esempio, oggi é meglio affrontare in prima persona le varie fasi, perché se dopo l'esposizione deleghi ad un altro il resto, ne verrà fuori un risultato che non sarà mai solo tuo. A meno che non trovi il feeling con un laboratorio di sviluppo e stampa che assecondi i tuoi gusti personali. Ovviamente un fotoamatore non potrà mai permettersi quest'ultima strada perché troppo costosa. Con i sistemi digitali non cambia un gran ché, anzi é meglio perché più facile controllare l'intero ciclo di produzione dell'immagine e poi le attrezzature necessarie calano di prezzo e aumentano le prestazioni in continuo. Qualunque strumento favorisca il fotografo nella sua attività e non lo fa diventare una vittima, é da considerare il benvenuto. Rimane ovvio che dietro all'oculare (a qualunque oculare) é meglio avere un certo bagaglio culturale, una capacità di comunicare per immagini, della creatività, immaginazione, fantasia e senso artistico di ciò che si sta facendo. Spesso una buona fotografia la si fa con un po' di testa, di sensibilita' e cuore. Nelle mani non si e' obbligati ad avere nessun strumento di nessun tipo.

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TEMPI DIGITALI


Il testo che segue é tratto da mie note introduttive del CD che ho realizzato in occasione di FotoIncontri, manifestazione fotografica organizzata da un'associazione no profit, il Photoclub Eyes, di San felice Sul Panaro - MO.

Voglio approfittare di questo mezzo per fare qualche cenno su una lenta evoluzione che sta' prendendo tutto il mondo della fotografia amatoriale. Se date una scorsa alla tabella delle immagini premiate del concorso fotografico, vi renderete conto che la quantita' d'immagini scansionate da pellicola ed eventualmente elaborate digitalmente e poi stampate in proprio con una ink jet, sta assumendo una certa rilevanza. Addirittura delle pellicole 6x6 in B/N vengono scansionate e passate all'ink jet, ottenendo una qualita' che non suscita nella giuria nessun tentativo di capire quale e' la tecnica di stampa. Ciò avviene normalmente anche con il formato 135 a colori e b/n. Ma la cosa che ti fa capire che c'e' differenza tra una tecnica e l'altra, e' quando la giuria di fronte all'evidenza dell'origine digitale dell'elaborazione, sente il bisogno di parlarne, come se il mezzo usato possa far decidere a priori se l'immagine debba o no passare a giudizio. Ritengo quest'approccio fuorviante, anche per i giurati che non hanno vincoli d'alcun genere, si trovano a doverne parlare da un punto di vista non adeguato, distratto e fuorviante che mettono in secondo piano l'estetica e il valore dell'immagine. Peggio e' quando prendendo improvvisamente coscienza di quest'aspetto s'eccede nell'accettare immagini elaborate che hanno fascino per la novita' che hanno in se', ma che un'analisi più calma rivela delle incongruenze sull'illuminazione dei soggetti, o peggio delle incompatibilita' tra gli accostamenti, e qui si potrebbe continuare a volonta' ma questa sede virtualmente illimitata (sic!) la dobbiamo terminare qui. L'argomento e' senz'altro all'ordine del giorno e spero che il parlarne svolga una funzione "normalizzante".

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1º PREMIO COLORPRINT


Il testo che segue é una diretta conseguenza dell'immagine che ho visto vincere la sezione stampe a colori nell'ultimo CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE "Città di San Felice" patrocinio FIAF 99H6, manifestazione fotografica organizzata da un'associazione no profit, il Photoclub Eyes, di S. felice S/P. - MO

Non riesco a trattenermi dal fare qualche osservazione su un'immagine del concorso, in particolare il
1° premio colorprint. Un'arbitrio totale dell'autore nel suo operato, un po' di difficoltà da parte della giuria, rimasta abbindolata dalla bellezza del realismo fotografico e soprattutto dal dipinto. Una parte di questa giuria, faceva discorsi pregiudiziali perché l'autore (e anche altri) ottiene, stando seduto, cio' che altri possono ottenere solo dopo accurati e ripetuti scatti on-site e un'altra parte della giuria era cosciente che questo atteggiamento bollava, a lungo andare, la FIAF come tardona nel capire che ci sono strumenti nuovi di espressione e (aggiungo io) non faranno altro che aumentare la quantità di giovani che si avvicineranno alla FIAF. Dibattendo su questo argomento, la giuria ha un po' perso il vero senso del suo compito, cioe' quello di valutare cio' che gli si presenta davanti e non il "come" e' stata ottenuta.
Tornando all'immagine in discussione, l'autore ha solamente occupato uno spazio libero, ma non ha aggiunto niente al contenuto del dipinto, anzi l'inserimento della ragazza nuda, disturba la lettura del dipinto del quale non esiste traccia d'interpretazione nello scatto. Quelle due braccia dialogano e catturano l'attenzione ignorando la modella, che non é illuminata con una luce congruente con quella del dipinto. L"autore ha solo dimostrato di poter essere eventualmente un esecutore di elaborazioni, basta che qualcuno gli prepari un bozzetto.(!) Se leggesse un po' di storia mitologica, non farebbe elaborazioni di questo tipo. I fotomontaggi vanno pensati ancora prima di fare gli scatti e non cercando abbinamenti forzati a tavolino in virtù di nuove capacità elaborative.
Avrei apprezzato di più un nudo ambientato, magari con la stessa ragazza, nella stessa posizione, su una panchina di un giardino pubblico, stile candid camera e due mondi con un piccolo spazio-tempo per comunicare, quello del tuo sguardo e tutto il resto.

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PROPRIETA' E DIRITTI NEL DIGITALE


In caso d'arbitrio con un'immagine digitale, é difficile risalire al detentore dei diritti su di essa. Se l'immagine é stata fatta usando la pellicola tradizionale e poi digitalizzata per intero o parzialmente, tutto si sistema facilmente perché la dimostrazione é perfino troppo facile. Nel caso in cui l'immagine sia stata realizzata direttamente con una fotocamera digitale, allora tutti quelli che ne possiedono una e hanno ragioni che paiono plausibili, possono dire che quell'immagine é "di loro proprietà". Nella realtà le cose sono un po' diverse, perche oggi con gli strumenti informatici a disposizione, puoi dimostrare di essere il soggetto che ha marcato digitalmente quella determinata immagine. Anche le caratteristiche di inalterabilità e la banca dati, consultabile via WEB, del titolare della licenza software di watermark, sono aspetti imprescindibili di una scelta.
Queste caratteristiche, le ho trovate nel software della
Signum Technologies, usato per marcare digitalmente questo sito fotografico. Questi software saranno destinati a diffondersi rapidamente e diventare ancora più performanti di oggi. Purtroppo e per fortuna, la fotografia digitale ha dei percorsi paralleli che devono svilupparsi, altrimenti le immagini più belle e artistiche dei bravi fotografi italiani e stranieri, saranno molto limitate nell'autostrada elettronica del futuro, così é stata definita internet.

Ma il futuro é già cominciato.

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SICUREZZA


La sicurezza nei voli riveste un ruolo crescente a causa di due fattori fondamentali, il traffico aereo e l'elettronica, soprattutto quella per uso domestico come i Dispositivi Elettronici Portatili (PED) appresso il carico pagante (cioé i passeggeri). Un aereo di linea ha numerosi apparati, cablaggi elettrici, antenne che insieme possono essere facilmente disturbati dai PED. Per questa ragione spendo due parole per consigliarvi caldamente di leggere e seguire i suggerimenti sotto riportati, non dimenticate dei PED accesi, specialmente i cellulari.

Conclusioni dedotte da vari gruppi di ricercatori:


Gli studi fatti portano a dedurre che la possibilità di interferenza sui sistemi di bordo da parte dei PED esiste anche se con una probabilità di occorrenza molto bassa. Questa minima eventualità giustifica l'interesse delle Autorità e degli Operatori al problema.

L'uso a bordo dei PED è disciplinato attualmente da disposizioni emesse dalla Direzione dell'Aviazione Civile, che proibiscono l'impiego dei PED nelle fasi critiche del volo, decollo ed atterraggio, e consentono l'impiego di alcune categorie di PED, ovvero i non-intentional radiators, durante la fase di crociera.
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