Un giorno sarà possibile ottenere in forma digitale immagini di qualità fotografica a prezzi popolari. Prevedo apparecchi con ottica intercambiabile, con almeno 6000 x 9000 pixel e la possibilità d'usarla come telecamera alla risoluzione standard di 640 x 480 pixel. La tecnologia riuscirà a fondere in un unico oggetto due dispositivi completamente diversi senza nessuna rinuncia alla qualità e aumentando le possibilità creative. Ci si può sbizzarrire pensando ad infinite nuove possibilità. L'evoluzione tecnica ridurrà l'inquinamento, eliminando i prodotti chimici in tutto il ciclo della fotografia (speriamo che le future macchine digitali consumino meno batterie). Con i sistemi digitali diffusi in massa, si risparmierà della carta e quindi ci sarà meno deforestazione. I fotografi faranno fatica (io stesso) a pensare alla fotografia senza l'argento.
... E' ANCORA FOTOGRAFIA?
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C'è chi afferma che la fotografia non é più tale, perché con l'avvento
delle macchine digitali tutti si sentono fotografi per l'estrema
facilità con la quale s'ottengono delle immagini da visualizzare
in TV, sul monitor di un PC o ancora da stampare in casa in qualità
fotografica. Cambiano modi, costi, tempi ma rimane sempre fotografia.
Dobbiamo ricordare che il prodotto finale é sempre un'immagine
bidimensionale. Alla fine ci ritroviamo a leggere, criticare o
giudicare una cosa che evince dal mezzo con cui é stata realizzata.
Un artista oggi può scegliere il mezzo che ritiene più idoneo,
più adatto al contesto e coerente con il lavoro che sta facendo
e le sue finalità. C'è una convinzione radicata e non pienamente
espressa, che il vero fotografo é quello che detiene il controllo
totale dell'intero ciclo (chimico) per ottenere il prodotto finale
su carta fotografica. Ai primordi il fotografo non aveva alternative,
doveva fare così, alcuni si facevano l'emulsione in casa mentre
altri si fabbricavano l'apparecchio fotografico, ecc. Ad esempio,
oggi é meglio affrontare in prima persona le varie fasi, perché
se dopo l'esposizione deleghi ad un altro il resto, ne verrà fuori
un risultato che non sarà mai solo tuo. A meno che non trovi il
feeling con un laboratorio di sviluppo e stampa che assecondi
i tuoi gusti personali. Ovviamente un fotoamatore non potrà mai
permettersi quest'ultima strada perché troppo costosa. Con i sistemi
digitali non cambia un gran ché, anzi é meglio perché più facile
controllare l'intero ciclo di produzione dell'immagine e poi le
attrezzature necessarie calano di prezzo e aumentano le prestazioni
in continuo. Qualunque strumento favorisca il fotografo nella
sua attività e non lo fa diventare una vittima, é da considerare
il benvenuto. Rimane ovvio che dietro all'oculare (a qualunque
oculare) é meglio avere un certo bagaglio culturale, una capacità
di comunicare per immagini, della creatività, immaginazione, fantasia
e senso artistico di ciò che si sta facendo. Spesso una buona
fotografia la si fa con un po' di testa, di sensibilita' e cuore.
Nelle mani non si e' obbligati ad avere nessun strumento di nessun
tipo.
TEMPI DIGITALI
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Il testo che segue é tratto da mie note introduttive del CD che
ho realizzato in occasione di FotoIncontri, manifestazione fotografica
organizzata da un'associazione no profit, il Photoclub Eyes, di
San felice Sul Panaro - MO.
Voglio approfittare di questo mezzo per fare qualche cenno su
una lenta evoluzione che sta' prendendo tutto il mondo della fotografia
amatoriale. Se date una scorsa alla tabella delle immagini premiate del concorso fotografico, vi renderete
conto che la quantita' d'immagini scansionate da pellicola ed
eventualmente elaborate digitalmente e poi stampate in proprio
con una ink jet, sta assumendo una certa rilevanza. Addirittura
delle pellicole 6x6 in B/N vengono scansionate e passate all'ink
jet, ottenendo una qualita' che non suscita nella giuria nessun
tentativo di capire quale e' la tecnica di stampa. Ciò avviene
normalmente anche con il formato 135 a colori e b/n. Ma la cosa
che ti fa capire che c'e' differenza tra una tecnica e l'altra,
e' quando la giuria di fronte all'evidenza dell'origine digitale
dell'elaborazione, sente il bisogno di parlarne, come se il mezzo
usato possa far decidere a priori se l'immagine debba o no passare
a giudizio. Ritengo quest'approccio fuorviante, anche per i giurati
che non hanno vincoli d'alcun genere, si trovano a doverne parlare
da un punto di vista non adeguato, distratto e fuorviante che
mettono in secondo piano l'estetica e il valore dell'immagine.
Peggio e' quando prendendo improvvisamente coscienza di quest'aspetto
s'eccede nell'accettare immagini elaborate che hanno fascino per
la novita' che hanno in se', ma che un'analisi più calma rivela
delle incongruenze sull'illuminazione dei soggetti, o peggio delle
incompatibilita' tra gli accostamenti, e qui si potrebbe continuare
a volonta' ma questa sede virtualmente illimitata (sic!) la dobbiamo
terminare qui. L'argomento e' senz'altro all'ordine del giorno
e spero che il parlarne svolga una funzione "normalizzante".
1º PREMIO COLORPRINT
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Il testo che segue é una diretta conseguenza dell'immagine che
ho visto vincere la sezione stampe a colori nell'ultimo CONCORSO
FOTOGRAFICO NAZIONALE "Città di San Felice" patrocinio FIAF 99H6, manifestazione fotografica organizzata da un'associazione no
profit, il Photoclub Eyes, di S. felice S/P. - MO
Non riesco a trattenermi dal fare qualche osservazione su un'immagine
del concorso, in particolare il 1° premio colorprint. Un'arbitrio totale dell'autore nel suo operato, un po' di difficoltà
da parte della giuria, rimasta abbindolata dalla bellezza del
realismo fotografico e soprattutto dal dipinto. Una parte di questa
giuria, faceva discorsi pregiudiziali perché l'autore (e anche
altri) ottiene, stando seduto, cio' che altri possono ottenere
solo dopo accurati e ripetuti scatti on-site e un'altra parte
della giuria era cosciente che questo atteggiamento bollava, a
lungo andare, la FIAF come tardona nel capire che ci sono strumenti
nuovi di espressione e (aggiungo io) non faranno altro che aumentare
la quantità di giovani che si avvicineranno alla FIAF. Dibattendo
su questo argomento, la giuria ha un po' perso il vero senso del
suo compito, cioe' quello di valutare cio' che gli si presenta
davanti e non il "come" e' stata ottenuta.
Tornando all'immagine in discussione, l'autore ha solamente occupato
uno spazio libero, ma non ha aggiunto niente al contenuto del
dipinto, anzi l'inserimento della ragazza nuda, disturba la lettura
del dipinto del quale non esiste traccia d'interpretazione nello
scatto. Quelle due braccia dialogano e catturano l'attenzione
ignorando la modella, che non é illuminata con una luce congruente
con quella del dipinto. L"autore ha solo dimostrato di poter essere
eventualmente un esecutore di elaborazioni, basta che qualcuno
gli prepari un bozzetto.(!) Se leggesse un po' di storia mitologica,
non farebbe elaborazioni di questo tipo. I fotomontaggi vanno
pensati ancora prima di fare gli scatti e non cercando abbinamenti
forzati a tavolino in virtù di nuove capacità elaborative.
Avrei apprezzato di più un nudo ambientato, magari con la stessa
ragazza, nella stessa posizione, su una panchina di un giardino
pubblico, stile candid camera e due mondi con un piccolo spazio-tempo
per comunicare, quello del tuo sguardo e tutto il resto.
PROPRIETA' E DIRITTI NEL DIGITALE
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In caso d'arbitrio con un'immagine digitale, é difficile risalire
al detentore dei diritti su di essa. Se l'immagine é stata fatta
usando la pellicola tradizionale e poi digitalizzata per intero
o parzialmente, tutto si sistema facilmente perché la dimostrazione
é perfino troppo facile. Nel caso in cui l'immagine sia stata
realizzata direttamente con una fotocamera digitale, allora tutti
quelli che ne possiedono una e hanno ragioni che paiono plausibili,
possono dire che quell'immagine é "di loro proprietà". Nella realtà
le cose sono un po' diverse, perche oggi con gli strumenti informatici
a disposizione, puoi dimostrare di essere il soggetto che ha marcato
digitalmente quella determinata immagine. Anche le caratteristiche
di inalterabilità e la banca dati, consultabile via WEB, del titolare
della licenza software di watermark, sono aspetti imprescindibili
di una scelta.
Queste caratteristiche, le ho trovate nel software della Signum Technologies, usato per marcare digitalmente questo sito fotografico. Questi
software saranno destinati a diffondersi rapidamente e diventare
ancora più performanti di oggi. Purtroppo e per fortuna, la fotografia
digitale ha dei percorsi paralleli che devono svilupparsi, altrimenti
le immagini più belle e artistiche dei bravi fotografi italiani
e stranieri, saranno molto limitate nell'autostrada elettronica
del futuro, così é stata definita internet.
Ma il futuro é già cominciato.
SICUREZZA
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La sicurezza nei voli riveste un ruolo crescente a causa di due
fattori fondamentali, il traffico aereo e l'elettronica, soprattutto
quella per uso domestico come i Dispositivi Elettronici Portatili
(PED) appresso il carico pagante (cioé i passeggeri). Un aereo
di linea ha numerosi apparati, cablaggi elettrici, antenne che
insieme possono essere facilmente disturbati dai PED. Per questa
ragione spendo due parole per consigliarvi caldamente di leggere
e seguire i suggerimenti sotto riportati, non dimenticate dei
PED accesi, specialmente i cellulari.
Conclusioni dedotte da vari gruppi di ricercatori:
Gli studi fatti portano a dedurre che la possibilità di interferenza
sui sistemi di bordo da parte dei PED esiste anche se con una
probabilità di occorrenza molto bassa. Questa minima eventualità
giustifica l'interesse delle Autorità e degli Operatori al problema.
L'uso a bordo dei PED è disciplinato attualmente da disposizioni
emesse dalla Direzione dell'Aviazione Civile, che proibiscono
l'impiego dei PED nelle fasi critiche del volo, decollo ed atterraggio,
e consentono l'impiego di alcune categorie di PED, ovvero i non-intentional
radiators, durante la fase di crociera.
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